L’intelligenza artificiale a servizio della fiscalità: il sistema brasiliano di selezione doganale attraverso l’apprendimento automatico (SISAM)
Il Brasile fa uso di una vera intelligenza artificiale a servizio della fiscalità: ha creato uno strumento basato sull’apprendimento automatico (machine learning) chiamato SISAM che valuta la conformità legale delle importazioni, considerato il sistema più avanzato al mondo in materia doganale. Il Sistema è in grado di imparare dai suoi stessi errori, (ri)valutare le sue conclusioni e predire comportamenti elusivi dai contribuenti. E una volta calcolata la probabilità di (ir)regolarità fiscali, il sistema è in grado di valutare l’opportunità di un controllo doganale fisico, da parte delle autorità doganali, sulla base di stime in termini di costi/benefici. È interessante constatare che la decisione della macchina non è presa solo sulla base di criteri giuridici, ma anche politici ed economici, propri del pensiero utilitaristico. Il sistema esplicita i criteri che guidano il suo processo decisionale e che si traducono in indicazioni puntuali indirizzate alle autorità doganali, ma inaccessibili al contribuente. Questa evidente asimmetria solleva degli interrogativi importanti sul piano giuridico. Se l’intelligenza artificiale costituisce uno strumento essenziale per il rafforzamento dei meccanismi di controllo e per la lotta alla frode e all’evasione fiscale, solleva tuttavia degli interrogativi importanti rispetto alla tutela del contribuente. L’esperienza brasiliana è paradigmatica di questa duplice implicazione che l’utilizzo dell’AI nell’ambito fiscale comporta.